Natività di Maria
Pusiano
Pusiano
FESTA PATRONALE
5 AGOSTO
Quando si arriva a Pusiano da Erba, la prima cosa che si nota è la Chiesa Parrocchiale col suo bellissimo campanile finito di costruire nel 1779 in pietra di serizzo dei monti di Caslino d’Erba.
Le prime notizie che si hanno della costruzione della Parrocchiale risalgono al 1465 anche se sarà consacrata solo nel 1567.
La facciata oggi si presenta spoglia con un portale d’ingresso del 1965 con bassorilievi del Ferrari rappresentanti l’incontro della Madonna con Sant’Elisabetta, l’Annunciazione e il Battesimo di Gesù. Su questa facciata, dal 1877 e fino al 1911 vi erano tre tondi con degli affreschi fatti realizzare dalle sorelle Angela e Teresa Isacchi, mistiche-veggenti vissute a Pusiano tra il 1855 e il 1895. Grazie a queste due donne, che sostenevano di avere un contatto prediletto con il divino, la Parrocchiale di Pusiano divenne in quegli anni un “Santuario” al quale affluivano devoti da tutta Europa. Grazie alle offerte dei fedeli, la chiesa venne adornata di affreschi di Luigi Tagliaferri, di quadri, statue e di addobbi anche di notevole valore, che dopo la morte di Angela e Teresa, vennero tutti fatti sparire dal parroco che voleva in quel modo cancellare il ricordo delle due donne che non furono mai riconosciute “ufficialmente” dalla chiesa Cattolica.
Appena entrati in Chiesa, a navata unica, possiamo ammirare la volta affrescata dal Tagliaferri nel 1874 rappresentante l’Assunzione al cielo di Maria, la discesa al limbo di Gesù e i quattro Evangelisti e sopra l’ingresso le statue di Gesù Crocifisso, la Madonna e San Giovanni.
Mentre avanziamo ci accompagna un’importante Via Crucis del 1600 e a metà navata ci appaiono due bellissimi altari barocchi della Madonna del Rosario e di Sant’Antonio. Mentre li guardiamo non possiamo non notare un cornicione che percorre tutta la Chiesa e che ogni tanto è interrotto da figure maschili sempre diverse, mentre vi è una figura femminile sopra l’altare di Sant’Antonio. Non conosciamo chi commissionò gli altari e il cornicione e questo è uno dei misteri da svelare.
A sinistra dell’altare della Madonna troviamo un particolare presepio in legno del 1700 di scuola bergamasca che si potrà gustare meglio accendendo la luce sul lato sinistro. Invece all’altare di Sant’Antonio troviamo due stendardi di San Luigi e della Madonna che venivano portati in processione rispettivamente dai ragazzi (Luigini) e dalle ragazze (figlie di Maria) nelle rispettive divise fino agli anni novanta.
Ci stiamo avvicinando all’Altare Maggiore ed oltre ad ammirare quadri di notevole fattura che troviamo anche nella sagrestia, ci viene incontro un bellissimo pulpito in legno intagliato del 1850 sorretto da un putto gigante mentre, sopra l’ingresso laterale, abbiamo il quadro più antico risalente al 1586 commissionato da Bartolomeo Carpani a Hippolitus Naseius rappresentante l’Annunciazione e i due figli del Carpani. La tradizione popolare voleva che quelli rappresentati non fossero due bambini ma uno solo con due teste, forse per dimostrare la contrarietà dei Pusianesi a questi ricchi signori Carpani che costruirono il loro Palazzo a Pusiano e lo abitarono per più di 250 anni.
Sull’Altare Maggiore costruito con marmi delle cave dei Visconti presso Varenna, troneggiano i quattro busti (i Papi) del 1822 con le reliquie di Sant’Eusebio, Sant’Ambrogio, Sant’Eugenio e San Francesco Saverio, mentre due Angeli del 1874, custodiscono il tabernacolo copia di quelli della Chiesa di San Raffaele a Milano. Ai lati troviamo due importantissimi stendardi finemente intessuti di fine 1800 rappresentanti San Francesco Saverio e San Domenico in adorazione del SS. Sacramento e l’Annunciazione a San Giuseppe, fiore all’occhiello della Confraternita del SS. Sacramento.
Dietro all’altare vi è un Organo di grande interesse di fabbricazione Serassi del 1827.
Ma forse la testimonianza storica più importante sono i resti di un muro di una Cappella, già presente nel XIII secolo, che si trova nella sagrestia del pulpito e che fu inserita nella costruzione della Chiesa.
Uscendo dall’ingresso laterale troviamo il fonte battesimale e costeggiando la strada provinciale si arriva al cortiletto adiacente la Parrocchia dove sono esposti i cinque bassorilievi rimasti, del 1911/1917, dello scultore Bonucci, che ornavano le Cappelle che portano al Santuario della Madonna della Neve, mentre sulla lastra di granito che ferma il cancello è inciso il gioco del mulinetto o filetto; forse questa lastra era una delle parti superiori del parapetto a lago così da essere comoda per giocare.
Ci giriamo e non possiamo non ammirare il lago di Pusiano decantato da molti poeti in particolare il Parini e immortalato da Giovanni Segantini nella sua “Ave Maria a trasbordo”.
Per maggiori informazioni consultare il libro “Pusiano nella Storia”- Il Paese di tramonti.
Data 01/06/2019 Parrocchia – Promoterre – Testo di Giancarlo Molteni – Disegni di Matteo Dozio