SS. Fermo e Rustico
Cesana Brianza
Cesana Brianza
FESTA PATRONALE
9 AGOSTO
Il culto dei Santi Martiri Fermo e Rustico, insieme a quello del vescovo San Zeno, si diffuse lungo la Via Postumia nel Nord Italia, con Verona e Bergamo come città principali in cui il culto è antico e importante. A Cesana Brianza, il culto dei tre Santi Veronesi è radicato da oltre un millennio, con chiese e luoghi di culto sin dall'VIII secolo. Gli abitanti del paese partecipavano attivamente alle funzioni religiose, sostenendo la chiesa e contribuendo alle spese del culto. Con il passare dei secoli, la Chiesa è stata coinvolta in varie questioni politiche ed ecclesiastiche, tra cui il Grande Scisma d'Occidente e la Riforma protestante. Papa Paolo III indisse il Concilio di Trento per contrastare la propaganda protestante e promuovere la riforma cattolica.
Carlo Borromeo, nato ad Arona nel 1538, è diventato cardinale e ha avuto un ruolo importante nel Concilio di Trento. Ha istituito numerosi seminari nella Diocesi di Milano, tra cui uno a Cesana nel 1585. Anche se il seminario di Cesana ha avuto vita breve, rappresentò un tentativo significativo di riforma e formazione del clero nella regione. Carlo Borromeo ha lavorato per riformare il clero e promuovere la carità durante la peste del 1576, dimostrando leadership e dedizione alla cura spirituale della comunità. Dopo la sua morte nel 1584, è stato succeduto da Gaspare Visconti, che ha aperto il Seminario minore a Cesana nel 1586. La Chiesa di Cesana è tornata ad essere una parrocchia autonoma alla fine del XVI secolo.
Federico Borromeo, cugino di Carlo, nato a Milano nel 1564, è diventato cardinale a soli 23 anni. Ha fondato la Biblioteca Ambrosiana e la Pinacoteca Ambrosiana, collezionando opere d'arte e letterarie per scopi pastorali. Federico ha sostenuto la Fabbrica di San Fermo e ha negoziato accordi con il Governatore Spagnolo per garantire il potere giurisdizionale alla Chiesa Milanese. La festa patronale dei Santi Fermo e Rustico è ancora celebrata con un triduo di preghiera e vari eventi. San Fermo è invocato per proteggere i lavori agricoli e i soldati, e la fiera locale agricola include la benedizione degli animali e dei veicoli a motore dei parrocchiani. La Chiesa di San Fermo di Cesana è stata riconsacrata nel 1615, testimonianza del continuo culto e devozione verso questi Santi.
Nel 2015, per il quattrocentesimo anniversario della riconsacrazione della Chiesa Parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico di Cesana Brianza, l'Arcivescovo Cardinale Angelo Scola ha celebrato una Santa Messa solenne e inaugurato una mostra di arredi sacri. La comunità si era preparata per l'evento, con una festa patronale preceduta da un triduo di preghiera e molto partecipata dai lavoratori inizianti le ferie estive.
Oggi, la festa in onore dei Santi Patroni Fermo e Rustico include rituali come la processione serale solenne, l'accensione del "pallone" simbolo del martirio, e intrattenimenti musicali organizzati dalla Parrocchia e dal Comune. San Fermo è invocato per proteggere i lavori agricoli e i soldati.
Nella tradizione, i giovani chiamati al servizio militare reggevano la portantina con la statua del Santo Patrono durante le processioni. Inoltre, San Fermo era venerato come patrono delle messi e degli armenti, con benedizioni agli animali in occasione della festa di San Lorenzo. Recentemente, la benedizione è stata estesa ai veicoli a motore dei Parrocchiani.
La Chiesa Parrocchiale contiene diverse icone dei Patroni Fermo e Rustico, con statue recenti e settecentesche degli stessi. Le vetrate dell'abside raffigurano i Santi Martiri in abiti "secolari". Gli affreschi sulle pareti, attribuiti a Luigi Tagliaferri, mostrano immagini dei Santi in gloria e della loro decapitazione. Questi dipinti rappresentano la devozione popolare per i combattenti per Cristo. Un affresco mostra i due Martiri in ascesa al Cielo dalla Piazza Federico Borromeo, con sfondo della chiesa e del campanile demolito e sostituito da uno progettato da Mino Fiocchi.
La facciata della chiesa fu ristrutturata e il campanile nuovo fu inaugurato nel 1950 con una statua di San Fermo. La scultura in stile novecentista di San Fermo realizzata da Giuseppe Mozzanica è prestigiosa. L'antico cipresso nel sagrato fu abbattuto a causa di una malattia e sostituito con un altro giovane proveniente da una collina vicina.
La processione solenne si tiene il 9 agosto ogni anno, con un percorso che attraversa il paese. Lo stendardo processionale dei Santi Patroni, realizzato nel 1915, è un manufatto tessile di grande valore decorato con nappe, pietre colorate, frange e ricami in oro. Prima degli anni '60, veniva portato in processione dalla Confraternita del Santissimo Sacramento durante le festività più importanti. Il parroco dell'epoca, Monsignor Delfino Gariboldi, commissionò il lavoro alla ditta Manenti di Milano, chiedendo che la Vergine del Rosario e i Santi Fermo e Rustico fossero raffigurati in stile impero su raso rosso e bianco. Vespasiano Bignami, famoso pittore e musicista dell'epoca, dipinse i Santi in ginocchio davanti all'eucaristia, circondati da angeli e ornamenti dorati. Questo stendardo rappresenta un importante documento storico del primo XX secolo e mostra il prestigio e il gusto raffinato della Parrocchia.
Per maggiori informazioni consultare il libro "FERMO e RUSTICO atleti di Cristo, campioni di Fede" di Fernanda Mauri (2017)