Santuario della Madonna della Neve
Santuario della Madonna della Neve
Aperto tutte le domeniche dalle ore 13:30 alle ore 17:30
Sante Messe tutti i giovedì alle ore 20:00 da maggio al 5 agosto
Quando si arriva sul piccolo piazzale antistante il Santuario dopo una non semplice salita, ci appaiono due visioni: la severa ma lieta attrazione dell’Oratorio e la magnifica vista del Paese di Pusiano, del suo lago e di un pezzo di Brianza.
A quest’Oratorio, specie nei primi anni, si erano dati vari nomi: Santa Maria di Pusiano, Santa Maria della Castagna, Santa Maria dell’Alpetto, Santa Maria dell’Annunciazione, Santa Maria della Neve (Castagna perché vicinissima ad un importante (allora) castagneto; Alpetto per il gruppo di case in quella frazione; Annunciazione perché non solo vi è un affresco dell’Annunciazione del 1500 che si trova sul lato destro prima dell’altare, scoperto durante i lavori di ristrutturazione del 1991, ma anche perché fino al 1885, come pala d’altare, vi era un importante quadro fatto eseguire da Bartolomeo Carpani nel 1586 a Hippolitus Naseius e raffigurante, oltre all’Annunciazione, anche i suoi due figli e che ora si trova nella Parrocchiale di Pusiano).
E’ proprio questa ricca famiglia Carpani che, arrivata a Pusiano all’inizio del 1500, non solo inizia a costruire il proprio Palazzo, ma costruisce anche quest’Oratorio ad uso privato, presumibilmente sopra una Cappella già esistente, che sarà gestito da un loro Cappellano. Solo nel 1578 lo donerà alla Chiesa facendolo diventare di uso pubblico (dobbiamo ricordare che nel 1568, la festa della Madonna della Neve, entra nel calendario liturgico e appare nei vari calendari civili).
Originariamente l’Oratorio misurava solo 7 metri per cinque e presumibilmente solo nella seconda metà del 1700 assunse la dimensione attuale.
L’ingresso è preceduto da un portico sorretto da quattro colonne in granito e sulla destra una possente grata consente di scorgere l’interno in penombra e l’altare sempre illuminato e di accendere lumini devozionali.
Sul portone si sono volute lasciare le scritte con la data e i nomi che i devoti hanno inciso negli anni in ispecie a fine 1800 quando esplose la credenza in Angela e Teresa Isacchi e il “Santuario” diventò meta di continui pellegrinaggi, non solo perché si ottenevano una serie di guarigioni ma anche per ascoltare “le sante parole” delle due veggenti che vissero a Pusiano tra il 1855 e il 1895, la cui fama travalicò anche i confini nazionali ( per approfondimenti vedi “Il Giardino della Santa Parola” – I Segreti di Angela e Teresa Isacchi). L’Oratorio si riempie così di ex voto e per varie vicende l’unico che ci rimane, con gli altri più recenti collocati dietro all’altare, è del 1866 dove si vede la Madonna con il Bambino che salva un cacciatore che per sbaglio si spara. (Ultima scoperta: Grazia Ricevuta del 1689 dove la Madonna salva delle persone su una barca che stava affondando)
Entrati nel Santuario abbiamo subito sulla destra un’acquasantiera di notevole pregio ma lo sguardo è obbligato a concentrarsi sull’altare dove risplende il bianco Bassorilievo raffigurante la Madonna col bambino e San Giovannino, patrono di Firenze. Con molta probabilità questo bassorilievo di autore toscano è molto importante e potrebbe risalire al 1400 visto che le parti intime del Bambino sono ancora visibili, le stesse che generalmente saranno in seguito coperte, come successe anche al giudizio universale della Cappella Sistina. Questo bassorilievo diventa così il punto devozionale più importante del “Santuario”.
Ma è attraverso la luce che filtra da tre semplici finestre che si crea quell’atmosfera di attenta devozione che permette anche di ammirare i quadri rappresentanti San Bassiano Vescovo del 1624 e San Giuseppe col Bambino Gesù sulla sinistra e un Crocifisso con una particolare espressione con lo sfondo di Chiese Orientali e Sant’Anna con la Madonna sulla destra.
Sulla balaustra invece è sempre esposto il reliquiario che contiene oggetti di devozione riguardanti la Beata Vergine Maria, San Giuseppe suo sposo, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e San Luigi Gonzaga.
Nel 1934 il Santuario della Madonna della Neve di Pusiano viene riconosciuto quale “Tempio votivo di tutta la Pieve di Incino” ma furono tolti tutti gli ex voto che ricordavano il passato legato alla devozione di Angela e Teresa Isacchi.
Nel 1991 iniziarono i grandi lavori che terminarono nel 2000 (tutti fatti con l’importante contributo dei Volontari e con la guida dell’Architetto Tavecchio), per la costruzione del nuovo campanile con 4 campane, per il rifacimento del pavimento, per la sistemazione del tetto, per l’allargamento del piazzale, per il rifacimento e il completamento delle Cappelle, per la sistemazione del percorso che porta al Santuario.
A questo Santuario è legata un’importante festa popolare che ogni anno si celebra il 4 agosto sera con la tradizionale sfilata di barche illuminate sul lago cosparso di migliaia di “Lumit” (pezzi di legno quadrati a cui viene incollata della carta colorata e al cui interno vengono accesi dei lumini), con dei bellissimi fuochi artificiali e con la Messa di mezzanotte al Santuario, e il 5 di agosto al Santuario con un calendario di Sante Messe e con il tradizionale pranzo al sacco ormai più comodamente già preparato dai volontari (tra le carte di un processo del 1640 si parla già che a Pusiano si celebrava la festa della Madonna della Neve il 5 di Agosto).
Da alcuni anni è anche in uso celebrare una Santa Messa serale il giovedì alle ore 20 a partire dal mese di maggio fino alla ricorrenza di agosto.
Per maggiori informazioni consultare il libro “Pusiano nella Storia”- Il Paese di tramonti.
Data 01/06/2019 Parrocchia – Promoterre – Testo di Giancarlo Molteni – Disegni di Matteo Dozio